Bonus pubblicità 2018
È quasi pronto
il decreto attuativo che definisce le regole per poter usufruire del credito
d’imposta riconosciuto per spese di pubblicità su quotidiani o periodici,
emittenti televisive e radio locali.
Cinque cose da sapere per richiederlo:
Bonus
pubblicità: cos’è:
È un bonus
fiscale, riconosciuto tramite credito d’imposta, introdotto con l’ultima
manovra correttiva che prevedeva dei nuovi benefici fiscali per gli
investimenti pubblicitari su quotidiani, periodici, emittenti tv o radio anche
digitali e per l’acquisto di spazi pubblicitari e inserzioni pubblicitarie.
Rimangono escluse le spese sostenute per l’acquisto di spazi per le
televendite, servizi di pronostici giochi o scommesse con vincite in denaro,
messaggeria vocale o chat line con servizi a sovrapprezzo. Sono escluse inoltre
le spese “accessorie” rispetto all’acquisto di spazi pubblicitari compresi i
costi di agenzie, creativi e costi di intermediazione.
Chi può richiederlo:
Il bonus
fiscale viene riconosciuto a lavoratori autonomi, professionisti, imprese e
agli enti no profit di qualsiasi ragione giuridica che abbiano effettuato un
investimento in pubblicità superiore a quanto speso nel 2017. In sede di prima
attuazione, il beneficio è applicabile anche agli investimenti effettuati dal
24 giugno al 31 dicembre 2017 sempre con la stessa soglia incrementale riferita
all’anno precedente.
ATTENZIONE:
l’estensione al secondo semestre del 2017 riguarda i soli investimenti
effettuati sulla stampa, anche on-line. In ogni caso, gli investimenti pubblicitari devono essere
effettuati su giornali ed emittenti editi da imprese titolari di testata
giornalistica iscritta presso il competente Tribunale.
Quanto spetta:
Il credito è
pari al 75% dell’incremento di spesa effettuato nel 2018 rispetto a quanto
spese nel 2017. Questa percentuale viene elevata al 90% nel caso di
microimprese, piccole e medie imprese e start up innovative
Come funziona
il bonus pubblicità:
Uno dei
requisiti necessari per poter usufruire del credito d’imposta è quello di
effettuare investimenti in campagne pubblicitarie in misura maggiore almeno
dell’1% rispetto a quanto speso nell’anno precedente. Per cui se nel 2017 si
sono avuti costi per pubblicità per euro 10.000, per usufruire del bonus si
dovranno spendere nel 2018 almeno 10.100 euro. Il bonus verrà concesso sui 100
euro di incremento. L'effettività del sostenimento delle spese deve poi
risultare da apposita attestazione rilasciata dai soggetti legittimati a
rilasciare il visto di conformità dei dati esposti nelle dichiarazioni fiscali,
ovvero dai soggetti che esercitano la revisione legale dei conti.
Come
richiederlo:
I soggetti
interessati presentano la domanda sotto forma di comunicazione telematica (una
“prenotazione”) su apposita piattaforma dell’Agenzia delle Entrate, secondo il
modello definito dalla stessa Agenzia, usufruendo di una “finestra temporale”
ampia (potrebbe essere dal 1° marzo al 31 marzo di ciascun anno) indicando il
costo complessivo sostenuto distinto tra comparto stampa e radio o tv.
Il credito potrà
essere utilizzato esclusivamente in compensazione tramite modello F24.
Si tratta, dunque, di un'importante agevolazione a favore di
aziende, commercianti o liberi professionisti che investono in pubblicità per
potenziare e promuovere la propria attività ottenendo così un credito d’imposta
fino al 90%.
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